Commentario abbreviato:Romani 16:2725 Versetti 25-27 Ciò che fonda le anime è la chiara predicazione di Gesù Cristo. La nostra redenzione e la nostra salvezza per mezzo di nostro Signore Gesù Cristo sono, senza dubbio, un grande mistero della pietà. Eppure, benedetto sia Dio, c'è tanto di questo mistero reso chiaro quanto ci porterà in cielo, se non trascuriamo volontariamente una così grande salvezza. La vita e l'immortalità sono portate alla luce dal Vangelo e il Sole della giustizia è sorto sul mondo. Le Scritture dei profeti, ciò che hanno lasciato per iscritto, non solo sono chiare in sé, ma con esse questo mistero viene fatto conoscere a tutte le nazioni. Cristo è la salvezza per tutte le nazioni. E il Vangelo viene rivelato, non per essere discusso e contestato, ma per essere sottomesso. L'obbedienza della fede è quell'obbedienza che viene prestata alla parola della fede e che viene dalla grazia della fede. Tutta la gloria che passa dall'uomo decaduto a Dio, per essere accettata da Lui, deve passare attraverso il Signore Gesù, nel quale solo le nostre persone e le nostre azioni sono, o possono essere, gradite a Dio. Della sua giustizia dobbiamo fare menzione, anche della sua unica; che, come è il Mediatore di tutte le nostre preghiere, così è e sarà, fino all'eternità, il Mediatore di tutte le nostre lodi. Ricordando che siamo chiamati all'obbedienza della fede e che ogni grado di saggezza proviene dall'unico Dio saggio, dobbiamo rendergli gloria con parole e azioni per mezzo di Gesù Cristo, affinché la grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con noi per sempre. Riferimenti incrociati:Romani 16:27Rom 11:36; Ga 1:4,5; Ef 3:20,21; Fili 4:20; 1Ti 1:17; 6:16; 2Ti 4:18; Eb 13:15,21; 1P 2:5; 5:10,11; 2P 3:18; Ap 1:5,6; 4:9-11; 5:9-14; 7:10-12; 19:1-6 Dimensione testo: |